Se siete appassionati di letteratura, dovete aver sentito parlare di Dante Alighieri, un famoso poeta, scrittore e filosofo italiano. È famoso per il suo poema epico, “La Divina Commedia”, che è ancora oggi celebrato per la sua profonda intuizione e il suo stile artistico.
Tuttavia, ciò che alcuni trascurano è la vasta collezione di frasi che Dante Alighieri ha lasciato. Queste frasi sono ancora attuali e continuano a ispirare e illuminare persone di ogni estrazione sociale.
Noi di Frasi Brevi.it ne abbiamo scelte per voi 40, una più famosa e bella dell’altra. Eccole!
Le più famose frasi di Dante Alighieri
“L’amor che move il sole e l’altre stelle.”
“Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.”
“La diritta via era smarrita.”
“O dignitosa coscienza e netta, quanto t’è picciol fallo amaro morso!”
“Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.”
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.”
“L’acqua ch’io prendo giammai non si corse.”
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta.”
“La legge naturale vuole che l’uomo superi ogni timore.”
“L’amico vero si conosce nel momento del bisogno.”
“Amor che a nullo amato amar perdona.”
“Segui il tuo corso, e lascia dir le genti.”
“In la sua volontade è nostra pace.”
“Oltre la spera che più larga gira, / passa il sospiro ch’al corso mio dà vento.”
“La vita umana è cosa fievole.”
“Or vedi, figlio, il duolo e ‘l dispetto, / che solo a’ guerrieri e a’ re è dato.”
“Giustizia mosse il mio alto fattore: / fecemi la divina podestate, / la somma sapienza e ‘l primo amore.”
“Voi che ‘ntendendo il terzo ciel movete.”
“E quindi uscimmo a riveder le stelle.”
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m’abbandona.”
“Dolce color d’oriental zaffiro.”
“L’uno e l’altro giudicato fia lento, / l’un per esser, l’altro per contumacia.”
“La vita che ‘l fai e quel che tu fai / che non è una sola cosa si veggia.”
“E se ‘l mondo qui sotto ponesse mente, / viderebbe la malizia d’amore.”
“Ed elli avea del cul fatto trombetta.”
“Tu lascerai ogne cosa diletta / più caramente; e questo è quello strale / che l’arco de lo essilio pria saetta.”
“E come ‘l grifon si fu messo in fretta / giù per lo scoglio verso la valle, / di me lasciando lì la più gran petta.”
“Io non sapea che fosse, ma guardando, / la sua figura ch’era bella e nova, / mi giunse la parola ‘I’ son la Sapienza.'”
“Oh, ignuda e vermiglia carneola / che si vagheggia ancor di là dal vero!”
“Era già l’ora che volge il disio / ai navicanti e ‘ntenerisce il core / lo dì ch’han detto ai dolci amici addio.”
“E ‘l maestro: «Figliuol, qui vanno insieme / l’umiltà e ‘l valore, e qui si paga / sol quella che qui misura s’eme».”
“Io venni in luogo d’ogni luce muto, / che mugghia come fa mar per tempesta, / se da contrari venti è combattuto.”
“E quel c’ha pien di rabbia il corso corto.”
“La faccia sua mi parea lunga e grossa / come è di fòca il viso di per foco.”
“Cosi discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, ch’è men grave in malizia.”
“Ma già volgeva il mio disio e ‘l velle / sì come rota ch’igualmente è mossa, / l’amor che move il sole e l’altre stelle.”
“Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria.”
“Ed ecco, quasi al cominciar de l’erta / una lonza leggera e presta molto, / che di pel macolato era coverta.”
“E vidi lì di mezzo ‘l petto uscir / de la gran veglia un’ombra a poco a poco.”
“E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna / che girando correva tanto ratta, / che d’ogne posa mi parea indegna.”